sabato 5 febbraio 2011

Lontano, lontano, c'è una luce che ti pensa



Lontano lontano, c’è una piccola ragazza
pregava che qualcosa le accadesse
ogni giorno lei scrive parole e parole
solo per esternare i pensieri che le fluttuano dentro
e lei è forte quando sogna, perchè essi
la prendono, la coprono, sono in ogni dove
la realtà sembra lontana ora, ma non andare
Come puoi startene fuori?
c’è una bella confusione dentro
Come puoi startene fuori?
c’è una bella confusione dentro
Lontano lontano, c’è una piccola ragazza
pregava che qualcosa di buono le accadesse
di tanto in tanto si mostrano colori e forme
abbagliandola agli occhi, solleticando le sue mani
essi hanno dato (inventato) a lei un nuovo mondo con
cieli (pitturati) ad olio e fiumi (pitturati) con gli acquerelli
ma non andartene già ora
perfavore, non andare
Come puoi startene fuori?
c’è una bella confusione dentro
Come puoi startene fuori?
c’è una bella confusione dentro
prendi un profondo respiro e tuffati
c’è una bella confusione dentro
Come puoi startene fuori?
c’è una bella confusione
bella confusione dentro
Oh bella, bella
Lontano lontano, c’è una piccola ragazza
pregava che qualcosa le accadesse
ogni notte ascolta una bella e strana musica
è in ogni dove, non c’è posto in cui nascondersi
ma se svanisce, lei implora
“oh signore, non portarlo lontano da me, non prenderlo da te”
Suppongo di doverlo dare alla luce
darlo alla luce
suppongo, suppongo, suppongo di doverlo dare alla luce
suppongo di doverlo fare, darlo alla luce
c’è una bella confusione dentro ed è ovunque cosi
Perciò scuotiti nel profondo ora
più in profondità che hai mai osato spingerti
più in profondità che hai mai osato spingerti
c’è una bella confusione dentro
bella confusione dentro


Sembra una poesia, in realtà lo è quasi: è ‘Far far’, ‘Lontano, lontano’ di Yael Naim, un’artista francese di origini israeliane. Parla di una ragazza, e della sua ‘luce’.
Quale migliore colonna sonora per lo spot di una compagnia di elettricità? 

Riassumo brevemente (si fa per dire) lo spot andato in onda nel 2009: una ragazzina si sveglia nella sua stanza e accende la lampada sul comodino, un bambino con la maglia 10 della nazionale italiana coglie il suo ‘richiamo’ e lo trasmette a sua volta, accendendo la luce, e così via . . . fino a raggiungere una figura, che si trova forse in Repubblica Slovacca, come si intuisce dalla parola Reštaurácia, ristorante in slovacco, sulla sua tavola e sull’ insegna di un edificio-capanna. Da qui il segnale luminoso ‘rimbalza’ fra un faro e una nave, fino a una lanterna di una donna, a una casa fra i ghiacci, a una highway americana, ad un uomo in una roulotte fra pale eoliche, che si intuisce essere il padre della bambina iniziale dalla stessa foto che ritrae entrambi e che ambedue possiedono. Il ‘Buonanotte anche a te’  e uno slogan chiudono questo poetico spot: un’ energia che cresce non si ferma mai.

Ovviamente andiamo ben oltre la banale conclusione: ma lo sanno che nel XXI secolo esistono telefono o internet? Lo sanno benissimo. Anzi. E’ proprio per questo che si evidenzia l’importanza vitale dell’energia (con cui alimentiamo telefono e internet, ma anche il riscaldamento, indispensabile in certi 'paesaggi innevati' visti nella reclame), non solo di origine petrolifera, la nave, ma anche alternativa, le pale eoliche. Quella che si mette in luce (manco a dirlo) è proprio ‘ l’energia in evoluzione ’, in crescita, come la bambina e il pensiero verso il suo papà, che non si può fermare solo perché c’è un oceano di mezzo. Il legame indissolubile presente è evidente e grazie all’energia anche un pensiero può volare alla velocità della luce.

L’atmosfera è intimistica, si svolge di notte al ritmo di una nenia, o meglio una ninna nanna, i protagonisti principali (quelli di cui cogliamo il volto) sono rappresentativi di noi stessi: una ragazzina e un bimbo in pigiama. Una donna che sogna sul ciglio della sua porta con i capelli al vento o nel calore di una casa e un uomo, il papà, che guarda amorevolmente la foto della figlia. Tutti i personaggi sono solitari, l’unica cosa che li mette in comunicazione con il resto del mondo è la luce, l’energia, l’empatia con l’universo.

Ringrazio tantissimo Latte di Luna ( http://lattedilunapermammeebambini.blogspot.com/ ) per avermi segnalato una così bella pubblicità e rinnovo l’invito a tutti ad esprimere le proprie preferenze sugli spot.

 *La Papera*

5 commenti:

  1. sono passata per un saluto, ti auguro un felice weekend !!

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  2. interessante!
    imparo qualcosa sulla "comunicazione pubblicitaria"
    ciao Michele pianetatempolibero

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  3. OK, questa è una pubblicità proprio OK per i miei gusti.
    Ogni singola immagine è un quadro, la musica è evocativa, insomma ti fa voler bene alla luce e all' Enel.
    Ciao e grazie della tua bella spiegazione.

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  4. siiiii la conosco e mi è piaciuta molto quando l'hanno mandata in onda. La trovo, come dici tu, una ninna nanna carica di emozioni e di sani principi. L'idea dell'energia che mette in contatto persone altrimenti lontane fisicamente è resa in maniera struggente (un po' come quel papà pilota che trova il fusillo in tasca, te la ricordi???)

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  5. Le parole della canzone sono molto profonde, e anche la pubblicità esprime principi di valore. Un carissimo saluto!

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