sabato 23 aprile 2011

Buona Pasqua a tutti!

'Ascolta il Tuo Cuore
Esso
Conosce tutte le cose'
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'Listen Your Heart
He
knows all things'




lunedì 18 aprile 2011

Nomen? O mo nomen? Questo è il problema!

Nomen omen’ dicevano gli antichi latini. Tradotto letteralmente significa "il destino nel nome" e deriva dalla credenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino. L’omonimia (dalle parole greche omoios, "stesso, medesimo", e onoma, "nome") invece è la condizione di due persone che hanno lo stesso nome.

Vi chiederete cosa c’entra tutto ciò con il mondo degli spot? C’entra, c’entra.
Da qualche tempo (negli ultimi giorni si vede un po’di più) una pubblicità con una musichetta incalzante è in onda sui nostri teleschermi. E il tema di fondo è proprio una questione di nomi, anzi di omonimia.
Lo spot è promosso da un centro di assistenza fiscale ( chissà perché lo vediamo proprio adesso in tv, eh?), che assicura un ruolo di primo piano riservato ai clienti del centro, perché sono tutte persone ‘importanti’. Ma chi sono queste persone ‘importanti’?


Il video nei toni di bianco prevalente e una linea di rosso passa in rassegna una serie di personaggi del calibro di Giuseppe Verdi, Alessandro Manzoni, Grazia Deledda, Giuseppe Mazzini e Marco Tullio Cicerone, accompagnati dal volto di un uomo o donna comuni. La dicitura sottostante i nomi celebri è: cliente di... seguito dal nome di una città italiana. Ma ci staranno prendendo in giro?
E invece no. Informandomi sul web ho scoperto che nomi e facce sono realmente correlati in quanto ‘Si tratta di cinque clienti di Ragusa, Matera, Bologna, Como e Milano, omonimi dei personaggi della storia italiana, che hanno prestato il loro volto per la campagna’  dedicata al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

La reclame mi è sembrata molto carina, perché ci mostra come gli stessi nomi che in genere associamo a naftalinate iconografie sono agevolmente portati da gente comune attuale.

Tra l’altro sono ben accompagnati in Italia da altri sconosciuti illustri omonimi o quasi ( tratti dal sito nomix):

Giuseppe GARIBALDI (abita in Via Unità d'Italia)
Garibaldi MAZZINI
Lucrezia BORGIA
Giulio CESARE
Muzio SCEVOLA
Alessandro MAGNO
Dante ALIGHIERI
Marco POLO
Carlo MAGNO
RE Umberto Primo
RE Carlo Alberto
RE Vittorio Emanuele
Amerigo VESPUCCI
Cristoforo COLOMBO (abita a Genova)
Napoleone BONAPARTE
Galileo GALILEI
Scipione AFRICANO
Guglielmo MARCONI (abita in Via Volta)
Alessandro VOLTA (abita in Via Marconi)
Raffaello SANZIO
Michelangelo BUONARROTI
Tarquinio PRISCO

Beh, che dire? Come diceva Lucano ‘Qui sta l'ombra di un nome glorioso’. E non solo l’ombra.

*La Papera*



lunedì 4 aprile 2011

Dal rullo di tamburi al silenzio

Oggi vi parlo di uno spot molto particolare.  Quale? Vi do qualche indizio.
La pubblicità inizia con un’atmosfera inizialmente “silenziosa” e di attesa ma che diviene pian piano sempre più “sonora” per divenire al termine dello spot, nuovamente “silenziosa”.
 La prima inquadratura mostra una ragazza che si appresta a suonare la batteria, quindi altri  batteristi  (adulti, bambini, uomini, donne di diverse etnie) ed alcuni volti celebri nel mondo delle percussioni  in altrettante sale vuote sul punto di iniziare a suonare.
Mentre il ritmo delle inquadrature diviene sempre più incalzante, si ode un rullo di tamburi sempre più forte. Dalla figura intera si passa così alla panoramica e si vede tanti batteristi intenti a suonare in un prato. Dalla stasi al movimento.  Nella sequenza successiva una banda con tamburi e gran cassa avanza direttamente verso lo spettatore. Il montaggio delle immagini giunge al primo piano ed al dettaglio. Il climax crescente è sempre più concitato. I batteristi suonano sempre più velocemente finchè...si sente il suono dei piatti e sorpresa…la situazione muta notevolmente. Due mani tambureggiano sullo sterzo e poi, inaspettatamente,  silenzio. Si arriva così al claim (promessa principale fatta al consumatore) della campagna pubblicitaria “rivoluzione silenziosa” . La seconda parte dello spot è girata in un’atmosfera di silenzio surreale. Il montaggio  esibisce solo ora il prodotto reclamizzato, un’automobile,  ed appare lo slogan: “start the quiet revolution”. L’auto attraversa vari luoghi (città, strade, ponti) senza produrre nessun rumore. Passa anche davanti ad un negozio di strumenti musicali e dalla vetrina si intravede una batteria. Si giunge così dalla panoramica al dettaglio e si visualizzano gli interni dell’autovettura infine, sempre in silenzio, si ritorna alla figura intera per lasciare l’ultima inquadratura ad un batterista che colpisce un tamburo.
Il target di riferimento dello spot è  un pubblico giovane e ricercato. Un segmento di mercato dinamico ed attento.  
A me è piaciuto molto il contrasto tra la musica ed il silenzio così come il linguaggio veicolato dalle inquadrature.
E voi cosa ne pensate?

@La Giraffa@