Avete notato sulla stampa la pubblicità di una nota compagnia energetica che ricorda, nella pompa di benzina, la linea di Cavandoli?
In questa pubblicità ci si avvale di un moderno sostituto della “linea” ma che riassume bene il messaggio. La pompa di benzina infatti, diviene “narrazione”.
Il tratto disegna alberi, case e persone mostrando così una scena di vita quotidiana.
Guardando questo spot ho pensato a Carosello, la trasmissione e contenitore di spot pubblicitari amatissima dai bambini andata in onda per un ventennio dal 1957 al 1º gennaio 1977…
E proprio in un Carosello degli anni ’70 ho trovato uno spot che ricorda essenzialità geniale de “La Linea ” di Osvaldo Cavandoli.
Avete mai visto lo spot de “la linea 1976” della durata di una novantina di secondi, in cui si pubblicizzava un noto marchio di pentole?
L’autore raccontava una storiella in dialetto lombardo e presentava diverse situazioni che si concludevano con una gag. Il protagonista che dialogava per tutta la durata dello spot con il disegnatore, dapprima inciampava in un sassolino, poi urtava un masso e perdeva i denti quindi, con il supporto del disegnatore spostava in macigno ma…cadeva anche lui! Quindi incontrava un piedone che colpiva con un martello ma alla fine veniva calpestato a sua volta.
Lo spot si concludeva con il classico “codino” ( i 35 secondi dedicati alla pubblicità vera e propria ) e con la reclame del prodotto.
A chi interessa guardare il filmato, lo trova a questo link:
Il colore usato il bianco ed il nero. La Linea spiccava sullo sfondo scuro. Ma come sarebbe stato al contrario? Per vedere l’effetto ho modificato l’immagine ed eccola qui a sinistra . . .
E se invece del bianco e del nero ci fosse stato il seppia?
Giudicate un po’ voi!