domenica 23 gennaio 2011

Lo spot corre su una . . . linea!

Avete notato sulla stampa la  pubblicità di una nota compagnia energetica che ricorda, nella pompa di benzina, la linea di Cavandoli?



In questa pubblicità ci si avvale di un moderno sostituto della “linea” ma che riassume bene il messaggio. La pompa di benzina infatti, diviene “narrazione”.
Il tratto disegna alberi, case e persone mostrando così una scena di vita quotidiana.

Guardando questo spot ho pensato a Carosello, la  trasmissione e contenitore di spot pubblicitari  amatissima dai bambini andata in onda per un ventennio dal 1957 al 1º gennaio 1977

E proprio in un Carosello degli anni ’70 ho trovato uno spot  che ricorda essenzialità geniale de “La Linea” di Osvaldo Cavandoli.
Avete mai visto lo spot de “la linea 1976” della durata di  una novantina di secondi, in cui si  pubblicizzava un  noto marchio di pentole?

L’autore raccontava una storiella  in dialetto lombardo e presentava diverse situazioni che si concludevano con una gag. Il protagonista che dialogava per tutta la durata dello spot con il disegnatore,  dapprima inciampava in un sassolino, poi urtava un masso e perdeva i denti quindi, con il supporto del disegnatore spostava in macigno ma…cadeva anche lui! Quindi incontrava un piedone che colpiva con un martello ma alla fine veniva calpestato a sua volta.
Lo spot si concludeva con il classico “codino” ( i 35 secondi dedicati alla pubblicità vera e propria ) e con la reclame del prodotto.

A chi interessa guardare il filmato, lo trova a questo link:



Il colore  usato il bianco ed il nero.  La Linea spiccava sullo sfondo scuro. Ma come sarebbe stato al contrario? Per vedere l’effetto ho modificato l’immagine ed eccola qui a sinistra . . .







E se invece del bianco e del nero ci fosse stato il seppia?
Giudicate un po’ voi!



@la Giraffa@

venerdì 14 gennaio 2011

Otto grammi di bontà...

‘‘8 grammi di buone maniere
8 grammi di coccole
8 grammi di amore’’

E’ ‘una ricetta di semplice bontà’, ma di che cos’è?



La pubblicità di oggi riguarda un famoso biscotto a forma di fiore con un buco centrale, mi è subito saltata all’occhio per la sua delicatezza e luminosità (un sole accecante è presente in tutta la durata della narrazione). La reclame è sottolineata da un motivetto fresco cantato da Roberta Bonanno (una finalista della settima edizione di amici), che è stata anche la cantante del ‘Sorelle d’Italia’ di sottofondo ad una nota pubblicità di calze, canzone che ha fatto scalpore perché ritenuta irrispettosa (a mio parere ingiustamente), ed è stata in una più recente versione ‘silenziata’. Ritornando ai nostri biscotti bucati, lo spot si svolge così:

<<Sai, ogni gesto che fai,>>

Un uomo in motorino carica una vecchina appiedata in una strada di campagna tipo Gubbio (da notare la presenza del casco in entrambi e il cappellino della signora diligentemente piegato nella borsetta!) e le dà un passaggio.

<<Può sorprendere…>>

Alcuni bambini saltano e giocano in un prato.

<<Se scoprirai quanto è facile, una vita per sempre>>

Una madre soffia sulla ‘bua’, una sbucciatura del ginocchio di suo figlio, uno dei bambini che correvano nel prato di prima, e lo accarezza.

<<Semplice, la vita è, se tu lo vuoi >>

Un ragazzo porta la colazione a letto alla sua lei, la sveglia e mangiano insieme.





Dopo una lunga assenza, lo storico brand dei biscotti torna in tv con la nuova campagna di comunicazione intitolata "Ogni giorno più buoni".

La pubblicità precedente risaliva al 1988, quella del bambino che, assaggiando i biscotti, ‘vedeva’ immagini idilliache di natura incontaminata.



Cambio totale da allora? Penso di no, l'ambientazione campestre/intimistica è la stessa (allude come al solito alla genuinità del prodotto)neppure lo slogan è mutato più di tanto: ‘tutta la bontà che ti salta in mente’ assomiglia parecchio a ‘una ricetta di semplice bontà’ non trovate?

Questa volta però la bontà diventa tangibile, il sapore, la squisitezza di un dolcetto diventa nell’accezione più figurata la qualità morale di chi è buono e agisce per il bene altrui, gentilezza e cortesia verso il prossimo.

Essere buono come un dolce, dunque, anzi essere un dolce.

*La Papera*


martedì 4 gennaio 2011

Tu, Betto, chi sei?

Lo sapevate che c’è un certo ‘Betto’ che si aggira in uno spot da qualche tempo in onda?
Vi do un indizio:
questa canzoncina…

<< Quando senti che qualcosa non va bene/ e non sai su chi contare/c’è qualcuno qui/ vicino a te./ C’è qualcuno anche sotto un temporale/ quando il freddo ti fa male/ e se ne hai bisogno è lì con te…>>

..non vi dice nulla?

In realtà è proprio la musichetta ad attirare lo spettatore, oltre alla gradevole voce della cantante e ovviamente al nostro Betto. Ma chi è Betto?


L’avreste mai detto che il contenitore per aspirine effervescenti giallo-verde potesse avere un nome proprio?
Questo sembra proprio che ce l’abbia.
In periodo di raffreddore, tosse ed influenze varie l’aspirina torna di moda e di utilità, e le campagne pubblicitarie in merito si fanno sentire (e vedere) sempre con tempismo perfetto.

La reclame è molto carina, la storia rappresentata segue il testo della canzone (un jingle inventato per l’occasione da Francesco Vitaloni): una ragazza si sveglia con il mal di testa, evidentemente è sola e raffreddata, poi si cambia set: si vede una coppia di una certa età, che, sotto un temporale, trova rifugio in un’automobilina; infine è sera, la ragazza (forse la stessa di prima) è sdraiata su un divano in ‘tenuta da casa’ e si soffia il naso…




.. a questo punto spunta lo scatolo di compressine animato che trova a tutto la soluzione. La giornata si chiude, la ragazza va a dormire e il tu-Betto eroe spegne la lampada, il giorno dopo tutto fila liscio e il nostro Betto fa lo splendido con tanto di occhiolino e scivolata con l’ ‘ooops’!

Ad essere simpatica è simpatica. Pure troppo. Speriamo che il signor Betto non conquisti anche i bambini . . .

Ah, quasi dimenticavo . . . BUONA EPIFANIA A TUTTI!!!
*La Papera*